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Cambia il lavoro domestico
Il 27 giugno 2017 l'Inps ha reso noti i dati relativi ai lavoratori domestici in Italia. Nel 2016 erano 866.747. Viene rilevato un calo del 3,1 per cento (meno 27.366 lavoratori in valore assoluto) rispetto al 2015. E più della metà di questi lavoratori si trova in quattro regioni: Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana. Sono stranieri 3 lavoratori su quattro e poco meno della metà proviene dai Paesi dell’Est. La regione che registra il maggior numero di lavoratori domestici è la Lombardia, con 157.465 lavoratori pari al 18,2 per cento, seguita dal Lazio (15 per cento), dall'Emilia Romagna (8,9 per cento) e dalla Toscana (8,6 per cento). C’è una prevalenza di lavoratori stranieri che nel 2016 sono il 75 per cento del totale. A livello regionale, nel 2016 rispetto il 2015, si registra una diminuzione massima in Calabria (meno 8,1 per cento) e un aumento massimo (più 5,1 per cento) in Friuli Venezia Giulia. I lavoratori stranieri, invece, seguono un andamento decrescente, con un decremento del 4,3 per cento, maggiore di quello nazionale, del numero di lavoratori nell'anno 2016 rispetto al 2015, e fanno registrare un lieve incremento in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (più 0,4 per cento) e un decremento massimo in Calabria (meno 10,1 per cento). Nel 2016 il numero di badanti, rispetto all'anno precedente, registra un lieve decremento (meno 0,1 per cento), ma con un sostanziale incremento dei badanti di nazionalità italiana (più 4,4 per cento). Il numero di colf, invece, evidenzia un calo del 5,3 per cento, influenzato maggiormente dalla diminuzione dei lavoratori provenienti dall'Europa dell'Est e dall'Asia Orientale; in questo caso i lavoratori italiani fanno registrare la minima diminuzione (meno 0,7 per cento).
Nella tabella qui sotto il quadro nelle province della Toscana
 
Sintesi del Documento Inps del 27 giugno 2017
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Sintesi INPS 2017214
 
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